Nonostante mi avessero avvisato…
Sebbene abbia incaricato delle persone per fare in modo che non accedesse…
Benché avessi messo le di basi…
Alla fine è successo, mi sono perso!
I pochi, pochissimi, forse anche meno, che hanno dato un’occhiata a questo blog negli scorsi mesi, hanno dovuto tristemente constatare la mia disarmante assenza di determinazione e costanza.
Ora però ci riprovo! Sempre per buona pace del maestro Yoda…
Dalle esperienze negative si può, e quindi si deve, imparare qualcosa e provo a condividere con voi quello su cui ho riflettuto in questi mesi in cui ero perso:
Meglio tardi che mai!
Questo dominio ce l’ho dall’autunno del 2015…Quindi è già un successo che mi sia messo a scrivere! Se avessi scritto un articolo al giorno ne avrei già fatti almeno un’ottantina e credo che avrebbero potuto dare il loro contributo a un settore di nicchia come il nostro.
Gli strumenti contano
Devo ammettere che non riesco a rassegnarmi al fatto che siano le persone determinanti e fondamentali per la riuscita di un progetto, per la costruzione di una realtà, la riuscita di un’impresa. Credo che le persone siano la chiave di tutto, con i loro valori, le loro idee, le attitudini e le qualità individuali. O forse lo dovrebbero essere…
Perché alla fine gli strumenti, i mezzi, i luoghi contano! Contano per l’influenza che esercitano su di noi, quando la nostra determinazione non è così strutturata, le nostre idee poco chiare e, soprattutto, quando tempo ed energie sono poche.
Ho iniziato a usare reputandolo il per scrivere senza preoccuparsi di tutto il resto, peccato che tutto il resto lasciasse talmente da renderlo poco fruibile.
Sono quindi passato a WordPress, lo strumento per eccellenza. Ho dovuto cambiare lavoro per trovare il tempo per dargli un minimo di forma accettabile, rassegnandomi a sistemare molte cose con il tempo, onde evitare di procrastinare fino a perdere le speranze,
Senza paranoie
Una dei freni principali è stato sicuramente il desiderio, anzi più precisamente, la paura di produrre contenuti superficiali e/o formalmente poco precisi. Un freno dettato più dal timore di dover fronteggiare personaggi pronti al giudizio veloce, preciso e formalmente corretto, ma umanamente scarso, anziché con colleghi desiderosi di un confronto leale, onesto e genuino. Un confronta anche molto determinato e impegnativo, ma sempre umano e leale.
Si dice che “il meglio è nemico del bene” e ho usato molte volte questo adagio con le giocatrici in campo.
Questa volta provo a usarlo anche su di me!